QUALE VELOCITA’ CALCOLA IL SOFTWARE
Per applicare questa parte del software devono però essere soddisfatte queste condizioni:
1) L’impianto considerato è del tipo a fune. L’argano di trazione deve essere del tipo tradizionale con accoppiamento “vite senza fine – corona” tra il motore e la puleggia di frizione
2) Il motore alimentato direttamente da rete funziona ad una frequenza di 50 Hz. Normalmente dopo lo spunto di avvio anche i variatori di frequenza (inverter) portano il motore alla stessa frequenza di rete. Se l’inverter a regime funziona con un’altra frequenza, la velocità del motore in giri/min indicata sulla targa non è più utilizzabile per fare i calcoli.
3) Si ipotizza di conoscere bene quale sia la velocità angolare massima del motore dell’argano.
FORMULA APPLICATA
Si riporta la formula applicata nel programma per calcolare la velocità dell’impianto:
i simboli hanno il seguente significato:
diametro della puleggia [mm]
numero di giri al minuto del motore elettrico dell’argano (dato di targa motore)
rapporto di riduzione tra il numero di giri del motore e quello della puleggia (dato di targa argano)
Il coefficiente 1000 permette di passare dai mm della puleggia ai metri
il coefficiente 60 serve a passare dal minuto al secondo della velocità angolare
viene calcolata la velocità dell’argano e la soglia di riferimento del 5% in caso di sostituzione del macchinario
APPROFONDIAMO IL PROBLEMA
L’inverter (variatore di frequenza) ricostruisce come un vero alternatore le tre fasi di alimentazione del motore. Questi dispositivi elettronici sono in grado di regolare tensione e frequenza di alimentazione secondo curve di avviamento ed arresto prestabilite. Gli avviamenti e gli arresti progressivi sono ottenuti modulando reciprocamente proprio la tensione e frequenza di alimentazione ai morsetti di macchina.
Quando si calcola la velocità di cabina è necessario avere un minimo di conoscenza delle macchine elettriche. La velocità angolare di un motore a gabbia (macchina asincrona) varia in base alla coppia da erogare.
Ad esempio: un motore a quattro poli che ruota con coppia nominale di 1450 giri/min si porterà ad una velocità più elevata per coppie più piccole. In assenza di attriti e carichi, la macchina raggiunge la velocità di 1500 rpm (il rotore si porta alla stessa velocità del campo magnetico ruotante di statore). Questa condizione non è lontana dalla realtà: in condizioni di sbilanciamento l’argano può spostare il sistema funi – cabina e contrappeso senza applicare alcuno sforzo. Il motore asincrono genera delle correnti indotte nel rotore che a loro volta producono un campo magnetico ruotante che insegue il campo ruotante di statore.
Il funzionamento del motore sincrono è a favore della sicurezza: nel caso in cui la coppia frenante del carico sia negativa, il motore applica una coppia elettromagnetica frenante che tende a mantenere l’argano vicino alla sua velocità nominale
Il rapporto di riduzione del sistema “vite senza fine-corona” permette di trasmettere potenza alla puleggia con una riduzione della velocità angolare pari proprio al rapporto ridnum/ridden che è possibile leggere sugli argani. La velocità della cabina è quindi pari alla velocità periferica della puleggia misurata sul punto di appoggio delle funi. Per calcolarla bisogna moltiplicare la velocità angolare (trasformata in rad/s) per il raggio della puleggia.
In caso di sostituzione dell’argano su un impianto esistente la norma ammette un aumento di velocità non superiore al 5%. Oltre il 5% l’impianto deve essere adeguato per sopportare le maggiori sollecitazioni. A proposito di adeguamenti: se la nuova velocità dovesse oltrepassare la soglia di 0.63 m/s è necessario che la manovra di ispezione avvenga comunque ad una velocità inferiore a questa soglia.