MODELLO MATEMATICO DI RICOSTRUZIONE
La Trasformata di Radon viene misurata utilizzando per un singolo angolo θ un fascio di fotoni parallelo. Lo studio effettuato per costruire un modello per la simulazione del cammino ottico della luce durante il processo di tomografia ha portato a concludere che questa ipotesi rimane valida solamente in un punto del contenitore molto vicino all’asse di rotazione.
RISOLUZIONE SPAZIALE
Si è cercato di determinare la risoluzione spaziale del tomografo utilizzando un fantoccio costituito da un reticolo avente una distanza tra le linee adiacenti di 1 mm. Nelle Figure 37-41 sono riportate le misure del fantoccio effettuate su di un angolo piatto.
Il tentativo di calcolare la risoluzione spaziale del tomografo ottico ha messo in evidenza tutti i problemi dovuti al processo di rifrazione.
TOMOGRAFIA – ALGORITMO DI BACK PROJECTION
La ricostruzione della sezione di mezzeria effettuata con il metodo di back projection sulle 180 proiezioni acquisite è riportata in Figura 42. Per questa sezione il reticolo viene intersecato solo sulle linee longitudinali. Si osserva che la risoluzione tende a conservarsi solo al centro del contenitore: la definizione della ricostruzione degrada all’aumentare della distanza dal centro di rotazione della provetta.
Riprendendo il modello del capitolo 2 si evince che i problemi maggiori nella perdita in risoluzione sono proprio dovuti al fenomeno di rifrazione e riflessione. La deviazione dei fotoni produce degli artefatti a cometa sui punti di intersezione che il fantoccio presenta rispetto alla sezione in studio.
SIMULAZIONE DEL PROCESSO DI RIFRAZIONE
Il recupero in risoluzione spaziale può comunque avvenire osservando la simulazione numerica effettuata sul banco ottico e riportata nelle Figure 43-44. Il fascio visualizzato in Figura 44 verrà raccolto come una misura di una trasformata di Radon . Per misurare questa funzione si dovrebbe utilizzare un fascio di fotoni parallelo. Nella Figura 45 viene riportata una misura che permette di quantificare l’errore rispetto all’ipotesi di parallelismo del fascio: l’angolo di inclinazione che ogni traiettoria presenta rispetto all’angolo della trasformata .
La conoscenza della traiettoria corretta dei fotoni all’interno della provetta permette l’introduzione di un metodo che riesce a correggere l’aberrazione prodotta dal processo di rifrazione. Si vuole dettagliare accuratamente come avviene tale processo:
Una traiettoria di un fotone che abbia un’inclinazione di un angolo pari a rispetto a produrrà un artefatto per la trasformata di Radon ma potrà essere invece utilizzato come una misura corretta per la trasformata . La schematizzazione di questo processo è visualizzata nella Figura 46.
Vale a dire che un dato di una misura effettuata al tempo t0 per un angolo di rotazione potrebbe essere utilizzato più correttamente per un’altra misura (un’altra trasformata di Radon) effettuata in precedenza oppure da ancora da eseguire. Operativamente la correzione dell’artefatto di rifrazione avviene effettuando due sfasamenti angolari su ogni sinogramma. Lo sfasamento angolare deve avvenire con la curva degli angoli di inclinazione riportata in Figura 45. Durante il processo di scansione la rotazione del fantoccio non avviene più soltanto su 180° ma è necessario anticipare e posticipare la misura del sinogramma finale con un angolo di circa 30-35°. L’angolo totale di rotazione sarà quindi superiore a 240° ed il tempo totale di scansione aumenterà proporzionalmente fino a 60 minuti.
CORREZIONE DEL SINOGRAMMA
La Figura 47 riporta il sinogramma prelevato su 240°. L’algoritmo di retroproiezione filtrata verrà applicato solo sulle trasformate di Radon misurate nell’intervallo tra i 30° ed i 210° (Le misure all’interno delle due strisce verticali di colore blu). I dati misurati nei primi e negli ultimi 30° del set di proiezioni sono necessari per correggere le misure all’interno dell’angolo piatto centrale. Il processo sullo sfasamento dei dati delle trasformate di Radon è riportato in Figura 48: lo sfasamento orizzontale degli elementi della matrice corrisponde proprio allo smistamento sulle diverse trasformate di Radon schematizzato in Figura 46.
Il risultato finale del processo di correzione del sinogramma è riportato in Figura 49. La matrice estesa fino ad un angolo di 240° viene troncata sulle colonne iniziali e finali in modo da recuperare le misure effettuate su un angolo di 180°. Nelle Figure 50-55 sono visualizzate le ricostruzioni del fantoccio eseguite con e senza il processo di ricostruzione descritto. La risoluzione spaziale di 1 mm/linea viene recuperata all’interno di tutta la provetta.
Figura 50 Confronto tra la ricostruzione normale e quella corretta effettuata sulla sezione n° 100
Figura 51 Confronto tra la ricostruzione normale e quella corretta effettuata sulla sezione n° 200
Figura 52 Confronto tra la ricostruzione normale e quella corretta effettuata sulla sezione n° 250
Figura 53 Confronto tra la ricostruzione normale e quella corretta effettuata sulla sezione n° 300
Figura 54 Confronto tra la ricostruzione normale e quella corretta effettuata sulla sezione n° 400
Figura 55 Confronto tra la ricostruzione normale e quella corretta effettuata sulla sezione n° 500